sabato 24 marzo 2012

Teleri e ritratti, ecco il genio del Tintoretto


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Le Scuderie del Quirinale, nell’ampio programma di  rivisitazione degli artisti che hanno reso unica e grandiosa la storia artistica del nostro paese,  presentano dal 25 febbraio la mostra dedicata a Tintoretto.

Il più terribile cervello che abbia mai avuto la pittura. Con queste parole fu definito da Giorgio Vasari Jacopo Robusti detto il Tintoretto, il primo artista che riuscì a discostarsi dal mito di Tiziano, nella Venezia di pieno Cinquecento, proponendo un realismo capace di fare scuola a generazioni di pittori italiani. Una mostra alle Scuderie del Quirinale, curata da Vittorio Sgarbi, cercherà di narrare la sua poetica nuova e sorprendente per quei tempi, in un percorso visivo che tocca tutti i temi trattati dal grande maestro veneziano, dai grandi teleri religiosi, alle opere profane, alla ritrattistica. In mostra cinquanta capolavori, prestiti eccezionali delle maggiori istituzioni culturali del mondo, allestiti secondo una precisa narrazione biografica e accompagnati dalle parole della scrittrice Melania Mazzucco grazie alle quali i visitatori potranno entrare nei meccanismi creativi di uno dei protagonisti della pittura europea. Si potranno ammirare, tra gli altri dipinti, il “Miracolo dello schiavo” posto in apertura dell’esposizione, “Il ritrovamento del corpo di San Marco” compiuto per la Scuola Grande di San Marco, le magnifiche tele raffiguranti “Santa Maria egiziaca” e “Santa Maria leggente” della Scuola Grande di San Rocco e le due versioni dell’“Ultima cena” provenienti dalle chiese di San Polo e di San Trovaso.

Dal 25 febbraio al 10 giugno
Scuderie del Quirinale
Via XXIV Maggio, 16
Informazioni: 06 39967500,www.scuderiequirinale.it